Clarice cara
Mia sposa dev'essere
Per la magnetica
Virtù simpatica,
Voglio convincermi
Colla gramatica,
Colla retorica,
Logica e fisica,
La matematica
Non può fallar.
Don Timoteo:
Piano per carità . . .
Capitano:
Se in questa musica
Non siam unisoni
Tritoni e dissoni,
Vuo' fulminar.
Dell'arte medica
Con tutti i recipi,
Con mille cabale
Dell'aritmetica,
Degli avvocati
Con tutti gli et caetera,
Voi lo vedrete,
Voi lo sapete.
Saprò trionfar.
Don Timoteo:
Caro Signor Dottore,
Lasciale almen ch'aflch'io Vi dica una ragion . . .
Capitano:
Con carte e sarte
Con nautica bussola
D'un cor amabile
La cinosura
Certa e sicura
Saprò ritrovar.
Se mi diceste
Che cosa impossibile,
Quel vostro petto
Di tigre inflessibile
Con nn fendente
Vorrei spalancar.
Don Timoteo:
Molto tenuto io sono
Alle finezze sue;
Ma cospettaccio!
Capitano:
Ma se poi facile
Siete e pieghevole,
Cento bucefali
Vuo' che s'attaccnino,
E Salamanca,
Firenze e poi Tunisi, Londra,
Berlin, Roma, Torino e Padova,
Amsterdam, Montpellier, Livorno e Genova,
Vuo' testimoni
Dell'inclito merito
Della mia bella,
Dell'impareggiabile
Sposa adorabile
Del celeberrimo
Dottor giuridico,
Medico, fisico,
Che tutto il mondo
Vedrem stupefar.
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