jueves, 26 de noviembre de 2009

Clarice cara mia sposa. KV. 256

Clarice cara mia sposa. KV. 256, Mozart


Clarice cara
Mia sposa dev'essere
Per la magnetica
Virtù simpatica,
Voglio convincermi
Colla gramatica,
Colla retorica,
Logica e fisica,
La matematica
Non può fallar.


Don Timoteo:
Piano per carità . . .

Capitano:
Se in questa musica
Non siam unisoni
Tritoni e dissoni,
Vuo' fulminar.
Dell'arte medica
Con tutti i recipi,
Con mille cabale
Dell'aritmetica,
Degli avvocati
Con tutti gli et caetera,
Voi lo vedrete,
Voi lo sapete.
Saprò trionfar.

Don Timoteo:
Caro Signor Dottore,
Lasciale almen ch'aflch'io Vi dica una ragion . . .


Capitano:
Con carte e sarte
Con nautica bussola
D'un cor amabile
La cinosura
Certa e sicura
Saprò ritrovar.
Se mi diceste
Che cosa impossibile,
Quel vostro petto
Di tigre inflessibile
Con nn fendente
Vorrei spalancar.

Don Timoteo:
Molto tenuto io sono
Alle finezze sue;
Ma cospettaccio!

Capitano:
Ma se poi facile
Siete e pieghevole,
Cento bucefali
Vuo' che s'attaccnino,
E Salamanca,
Firenze e poi Tunisi, Londra,
Berlin, Roma, Torino e Padova,
Amsterdam, Montpellier, Livorno e Genova,
Vuo' testimoni
Dell'inclito merito
Della mia bella,
Dell'impareggiabile
Sposa adorabile
Del celeberrimo
Dottor giuridico,
Medico, fisico,
Che tutto il mondo
Vedrem stupefar.

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